Asterix di René Goscinny e Albert Uderzo


Aspetti di cultura

Oltre ai giochi di parole e alle caricature, ci sono in Asterix moltissime allusioni culturali. La maggior parte sono state evidenziate nelle Annotations, e alcune, sparse rispetto alle avventure, ma in ordine alfabetico, le proponiamo noi.
Queste allusioni riguardano monumenti, pitture, opere letterarie, avvenimenti storici, o grandi personaggi che spesso non sono direttamente caricaturati, ma piuttosto evocati.

Alessandrino

Un alessandrino è un verso di dodici sillabe (tredici per i finali femminili), con l’accento sulla sesta e dodicesima, e cesura dopo la sesta. Prende il nome dal “Roman d’Alexandre” scritto in antico francese verso il 1180. Così la frase “Je suis, mon cher ami, très heureux de te voir”, detta da Numerobis in “Asterix e Cleopatra” è un verso alessandrino.
Un alessandrino è anche ovviamete un abitante di Alessandria, come appunto Numerobis, una città del Basso Egitto conosciuta nell’antichità per il suo faro (una delle sette meraviglie del mondo) e la biblioteca.

Barbe Rouge

Si tratta di una serie di fumetti creati da Charlier e Hubinon, che racconta le avventure del pirata Barbe Rouge (Barbarossa) al tempo dei filibustieri. I pirati in Asterix, che si fanno colare a picco praticamente in ogni avventura, sono la caricatura di questo personaggio. Si riconoscono soprattutto nell’equipaggio i seguenti caratteri: Barbarossa, il capo dei pirati, Baba, la vedetta di colore, Triplagamba, il vecchio zoppo che esprime con citazioni latine la sua filosofia su quello che capita loro.

Beatles

Questo gruppo musicale inglese, mondialmente riconosciuto negli anni ’60 e ’70, era composto da John Lennon (1940 - 1980), Paul McCartney (1942), George Harisson (1943 - 2001) e Ringo Starr (1940). Per un decennio i Fab Four furono considerati come la più grande forza creativa che la cultura popolare moderna abbia mai conosciuto. Sono caricaturati in una scena di autografi in “Asterix e i Bretoni” (p. 19, ultima vignetta).

Bruegel Pieter

Questo pittore (n.d. 1525 - Bruxelles 1569), chiamato anche Bruegel il Vecchio, è uno dei più grandi pittori di area fiamminga del XVI secolo. Influenzato nei suoi primi quadri dallo stile di Jérome Bosch, sviluppò in seguito un suo proprio stile. Ha avuto due figli, entrambi pittori: Pieter II (Bruxelles 1564 - Anversa 1625), che lavorò secondo lo stesso estro del padre, e Jan (Bruxelles 1568 - Anversa 1625), autore di pitture di fiori, paesaggi biblici o allegorie.
La scena del banchetto nel villaggio belga, alla fine dell’avventura, appunto in “Asterix e i Belgi”, è direttamente ispirato al dipinto “Cena di nozze contadine”. Questa “collaborazione” è citata all’inizio dell’album. Ricordiamo che nel quadro originale, in basso a destra ci sono due persone che reggono una portantina, ma le gambe disegnate sono 5 e non 4. Questo perché molto probabilmente Bruegel ha cambiato il numero o la disposizione delle persone, ma ha “dimenticato” una gamba. Nell’omaggio di Uderzo, invece, il numero delle gambe delle persone è corretto.

Chirac Jaques

Uomo di stato francese (Paris 1932) e ora (dal 1995) presidente della Francia. E’ stato presidente del partito politico gollista francese, RPR, fondato da lui stesso nel 1976, per diversi anni sindaco di Parigi (1977 – 1993), alcune volte ministro e primo ministro (dal 1974 al 1976 e dal 1986 al 1988).
E’ caricaturato come giovane romano diplomato all École Nouvelle d'Affranchis (allusione all’ENA : École Nationale d'Administration, che forma gli alti funzionari di stato francesi). In “Asterix e la Obelix S.p.A.” cerca di rendere il villaggio gallico decadente comprando menhir su menhir.

Connery Sean

Attore scozzese nato nel 1930, ottiene i primi successi sullo schermo con i film di James Bond. In seguito continua una brillante carriera cinematografica.
E’ caricaturato in “L’odissea di Asterix” come Zerozerosix, druido spia al servizio della polizia segreta romana che unendosi ad Asterix nel suo viaggio, cercherà in tutti i modi di carpire il segreto della pozione magica. E’ ovvia l’allusione al personaggio nato dalla penna di Lancaster Flemming (1908 - 1964).

Don Chisciotte

Eroe e titolo di un romanzo di Miguel de Cervantes Saavedra, scrittore spagnolo (Alcalá de Henares 1547 - Madrid 1616). La sua vita movimentata (combatté a Lepanto e perse un braccio, fu prigioniero per cinque anni dei pirati barbareschi, poi commissario dei viveri dell’Invincible Armada, scomunicato, imprigionato e poi uomo di corte di Filippo III) gli ispira l’humour e la satira per i suoi romanzi: Don Chisciotte de la Mancia [1605 - 1615], i lavori di Persilès et Sigismonde e le sue tragedie o commedie (Numance).
Don Chisciotte de la Mancia fu pubblicato in due parti nel 1605 e 1615 e si colloca fra i più celebri romanzi mondiali. In questa parodia dei romanzi di cavalleria, la folle immaginazione di Don Chisciotte si scontra con il buon senso di Sancho Pancha, il suo fedele scudiero. Quest’opera segna l’inizio del romanzo moderno.
Questi due personaggi sono presenti in “Asterix in Iberia” (p. 32) mentre stanno per attaccare un mulino a vento.

Dupond e Dupont

Questo duo di detectives un po’ svampiti fa parte dei personaggi delle avventure di Tintin, nati dalla fantasia di Hergé (1907 - 1983). Usano un linguaggio a base di ripetizioni e contraddizioni. Sono caricaturati in “Asterix e i Belgi” (p. 31, vignette 7 e 8).

Gabin Jean

(Jean Alexis Moncorgé, detto Jean), attore francese (Paris 1904 - Neuilly-sur-Seine 1976). Ha fatto il suo debutto nel cabaret, nei teatri di varietà e alle Folies-Bergères. A partire dal 1930 si rivolge al cinema dove si fa notare per Golgotha (1935) e Pépé le Moko (1937). In seguito, Gabin terrà il ruolo dell’ispettore Maigret nei numerosi adattamenti cinematografici del personaggio di Georges Siménon.
E’ presente nell’avventura “L’odissea di Asterix” come Ponce Penates, procuratore della provincia romana di Giudea, allusione a Ponzio Pilato, anche nell’atto di lavarsi sempre le mani.

Fellini Federico

Cineasta italiano (Rimini 1929 – Roma 1993). Visionario e ironico, creatore di affreschi barocchi dove si esprime tutto un universo di fantasmi e di reminescenze, dipinge la solitudine dell’uomo di fronte ad una società in decadenza.
In “Asterix e gli Elvezi”, Fellinus, l’organizzatore di orgie di Gracco Garovirus a Condate, è un‘allusione al regista, che ha realizzato fra l’altro dei film che ha consacrato a Roma. Per la prima vignetta di pag. 7, Uderzo si è ispirato ad una scena del Satyricon (1969).

Gericault Théodore

Pittore e litografo francese (Rouen 1791 - Parigi 1824). Artista di una carriera folgorante, fu il primo dei Romantici ma anche un precursore del Realismo.
In “Asterix legionario”, la scena del naufragio dei pirati (pag. 3), dove gli ultimi superstiti si trovano su una zattera, è direttamente ispirata al quadro “La zattera della Medusa”, grande tela di Géricault (1818 - 19, Louvre), pezzo di bravura nel quale il pittore ha preso per soggetto il dramma seguito al naufragio della fregata Medusa sulla costa occidentale dell’Africa nel 1816. Per completare l’allusione, il capo dei pirati dice: “Mi hanno medusato!”.

Goscinny René

Goscinny, con molto senso comico, non si è dimenticato di sè stesso nelle caricature. In “Asterix e il paiolo” intrattiene i suoi amici prima dell’inizio della rappresentazione teatrale. In “Asterix alle Olimpiadi” e’ presente come bassorilievo assieme a Uderzo, con il nome indicato in caratteri greci e dove si rivolge a Uderzo con l’appellativo di “Despota” mentre quest'ultimo risponde “Tiranno”. Infine, in “Asterix e la Obelix S.p.A.” porta, assieme ad Uderzo, Pierre Tchernia ubriaco fuori dal campo di Babaorum.

Hardy Oliver

Questo attore americano (1892 - 1957) forma con Stan Laurel a partire dal 1927 una celebre coppia. Con la sua stazza Oliver incarna un personaggio paterno, mentre Stan fa sempre il ruolo del pertubatore, ma entrambi i personaggi sono eterni gaffeurs. Sono caricaturati in “Asterix e la Obelix S.p.A.” come due legionari mentre scaricano dei menhirs.

Hugo Victor

Scrittore e poeta francese (Besançon 1802 - Parigi 1885). Questo personaggio non ha bisogno di grandi presentazioni. Ricordiamo velocemente le sue opere principali: in poesia “Les feuilles d'automne”,1831; “Les Chants du crépuscule”, 1835; “Les Voix intérieures”, 1837; “Les Rayons et les Ombres”,1840, e ancora i poemi satirici “des Châtiments” (1853), la raccolta lirica delle “Contemplations” (1856), e l'epopea della “Légende des siècles” (1859-1883).
In teatro: “Marion de Lorme”, 1831; “Le roi s'amuse”, 1832; “Marie Tudor”, 1833; e “Ruy Blas”, 1838.
Fra i suoi romanzi storici: “Notre-Dame de Paris”, 1831, “Les Misérables”, 1862; “Les Travailleurs de la mer”, 1866; “L'homme qui rit”, 1869. Ha iniziato come poeta classico, ma ha poi incarnato il sentimento del romanticismo francese ai più alti livelli. Alla sua morte, dopo il funerale di stato, le sue ceneri sono state portate al Pantheon, dove riposano i re di Francia.
Alcuni dei suoi versi sono stati ripresi e adattati da Goscinny sempre in “Asterix e i Belgi”. Questa “collaborazione” è citata all’inizio dell’album.

Laurel Stan

Attore inlese (1890-1965). Nel 1926 si associa con Hal Roach e conosce Oliver Hardy, iniziando dall’anno successivo una famosissima collaborazione. Sono caricaturati in “Asterix e la Obelix S.p.A.” come due legionari mentre scaricano dei menhir.

Luigi XIV

(Saint-Germain-en-Laye 1638 - Versailles 1715), re di Francia (1643 - 1715), figlio di Luigi XIII e di Anna d’Austria, detto il Re Sole. Raggiunge la maggiore età nel 1651, ma fino alla morte di Mazzarino resterà sotto la sua influenza. Una volta autonomo, il giovane re si rivela l’archetipo del “monarca assoluto”. Versailles ne è la testimonianza. Fino alla fine dei suoi giorni si considera come un monarca di diritto divino, ma la centralizzazione amministrativa, l’obbedienza passiva, il culto per la persona reale e il conflitto con il papato, lo portano ad alcuni atti che fanno piombare la Francia in un periodo di sangue (persecuzione dei Giansenisti).
Nell‘avventura “Il grande fossato”, pagina 5, vignetta 4, la tenuta e la posa di Segregazionix, capo di una delle metà del villaggio, sono direttamente ispirate ad un celebre dipinto di Hyacinthe Rigaud (Perpignand 1659 - Parigi 1743), esposto al Louvre che ritrae Luigi XIV. Inoltre anche le parole di Segregazionix “Il villaggio sono io!”, sono ispirate a “Lo stato sono io! (L’Etat c’est moi!)”, pronunciate da Luigi XIV al presidente del parlamento il 13 aprile 1655.

Manneken

Il Mannekenpis è una statua in una fontana di Bruxelles, che rappresenta un piccolo bambino mentre sta facendo pipì.
In “Asterix e i Belgi”, Manneken, il giovane figlio di Ammoniaca e Botanix, che esce di casa correndo per andare a fare pipì, è un’allusione a questa statua.

Marsupilami

Questo animale immaginario dei fumetti fu creato da Franquin. Accompagna Spirou e Fantasio nelle loro avventure, per poi vivere da solo altre storie nella giungla di Palombie. E’ presente come animale meraviglioso in “Asterix e il duello dei capi” (p. 38, vignetta 6).

Napoleone I

(Ajaccio 1769 - Sant’Elena 1821), imperatore dei francesi (1804 - 1814 e 1815).
Anche questo personaggio non necessita di grandi spiegazioni. Eventualmente rispolverate il libro di storia (^___^). Napoleone è evocato sotto diverse forme nelle avventure di Asterix. In “Asterix e il duello dei capi”, uno dei pazzi che va a consultare il druido Amnesix, crede di essere Napoleone [“Lui, nessuno sa chi si crede di essere” dice la segretaria del druido, N.d.R.]. In “Asterix in Corsica”, è evocato dal personaggio di Ocatarinetabelasciscix, sia nelle parole che nel suo modo di atteggiarsi (la mano destra sul cuore, la mano sinistra dietro la schiena). “Asterix e i Belgi” presenta alcune reminiscenze pittoriche: c’è un quadro di Ernets che mostra Napoleone che rientra su Parigi che ha fatto da modello per realizzare la tavola 9 alla pagina 39.

Ocatarinetabelasciscix

Il suo nome è tratto dalla canzone “O Catarineta bella”, resa popolare da Tino Rossi [solo in Francia! ^___^, N.d.R.]. E’ uno dei protagonisti dell’avventura “Asterix in Corsica”

Pagnol Marcel

Scrittore e cineasta francese (Aubagne 1895 - Parigi 1974), autore delle commedie “Topaze”, “Marius”, “Fanny”, di raccolte di ricordi (“La gloire de mon père”) e di film (“Angèle”, 1934; “César”, 1936 ; “La Femme du boulanger”, 1938). Ha fatto anche parte dell’Académie Française.
In “Asterix e il giro di Gallia”, le decorazioni interne della “Taverne des nautes” sono ispirate a quelle di “Marius”, film girato da Pagnol nel 1931. I tre giocatori di carte sono delle caricature degli attori Paul Dullac, Fernand Charpin e Robert Vettier. La scena dove Labeldecadix gioca alle bocce con i suoi amici davanti alla taverna è ancora un omaggio a Pagnol: si fa riferimento a “Fanny”, girato nel 1932. Si noti che si ritrova Labeldecadix in “Asterix in Corsica”, durante la festa del villaggio gallico.

Rembrandt

(Rembrandt Harmenszoon Van Rijn), pittore e incisore olandese (Leyda 1606 - Amsterdam 1669). La forza espressiva delle sue composizioni come dei suoi ritratti, asservita al suo studio dei chiaroscuri, e il valore universale della sua meditazione sul destino umano, lo fanno considerare come uno dei più grandi maestri delle pittura. Rembrandt è stato inoltre un disegnatore prestigioso.
E’ “La lezione d’anatomia del dottor Tulp”, del periodo ritrattista che è servito come modello a Uderzo per ralizzare la tavola 10 di p. 10 dell’album “Asterix e l’indovino”: si vede Prolyx leggere l’avvenire nelle interiora di un pesce, sotto l’occhio impressionato dei galli. Nell’opera originale, Rembrandt ha dipinto un gruppo di sette dottori che seguono con passione il corso di fisiologia del dottor Nicolas Tulp.

William Shakespeare

Poeta e drammaturgo inglese (Stratford upon Avon 1564 - ibidem 1616). Diciamo poco di questo autore, primo perché è famoso, secondo perché si possiedono così poche notizie precise sulla sua vita, che certi gli hanno negato la paternità della sua opera, dicendo che fece da prestanome per altri personaggi illustri, quali Francesco Bacone o il conte di Oxford; nonostante tutto si sa che era figlio di un commerciante caduto in rovina, che si è sposato a 18 anni e che nel 1594 era attore nella troupe di Lord Chambellan. Nel 1598 si sistema al Teatro Globe a Londra (recentemente risistemato), e nel 1613 si ritira a Stratford. La sua opera è essenzialmente drammatica.
Molte opere di Shakespeare sono presenti negli albi di Asterix. In “Asterix in America”, l’opera Amleto è direttamente evocata dalle citazioni “C’è qualcosa di marcio nel mio regno” del capo normanno Øbsen (preso da “C’è qualcosa di marcio nel regno di Danimarca”, Amleto I, 4), e “Essere o non essere, questo è il problema” (Amleto III, 1) pronunciato da Kerøsen.
La situazione di Comix e di Fanzine nel “Grande fossato”, e più particolarmente la scena del balcone, pagina 14, è ispirata a “Romeo e Giulietta”.

Statue

  • DELLA LIBERTÀ

Il suo vero nome è “La libertà che rischiara il mondo”; si tratta di una statua gigantesca (93 metri con il piedistallo) offerta dalla Francia agli Stati Uniti ed eretta nel 1886 nella rada di New York. Opera di Bartoldi, è in rame martellato su un’intelaiatura di ferro (dovuta ad Eiffel). Nell’avventura “Asterix in America” la collinetta da dove Asterix fa dei segnali ai Vichinghi (p. 35) è un’allusione a questa statua.

  • VARIE

In “Asterix e gli allori di Cesare”, Uderzo fa fare allo schiavo di lusso appartenente al mercante Tifus, tre pose di altrettante statue famose:

    • Il pensatore, di Rodin

Auguste Rodin, scultore francese (Parigi 1840 - Meudon 1917). Autore, realista e potente, di figure o di monumenti rappresentativi di una scienza impeccabile e di una ispirazione fieramente espressiva, che lo fanno considerare come uno dei maestri della scultura di tutti i tempi. La sua ultima residenza parigina, l’hotel Biron (VII distretto), è divenuto il museo Rodin.

    • Laocoonte

Il Laocoonte, era un eroe troiano soffocato con i suoi figli da due mostruosi serpenti marini prima che potesse annunciare agli assediati le intenzioni dei greci. Questo episodio è il soggetto di un celebre gruppo scultoreo del II secolo a.C. (Museo Vaticano), che, dopo la sua scoperta (1506), ha influenzato molti scultori.

    • Il discobolo, di Mirone.

Mirone, scultore greco nato ad Attiva nel secondo quarto del V secolo a.C., autore appunto del discobolo e di altre opere. A noi è pervenuta una copia romana conservata al museo delle Terme a Roma.

Tchernia Pierre

(1928) Amico di Goscinny e Uderzo, il celebre animatore di M. Cinéma era un collaboratore degli Studi Idefix. Si deve a lui la sceneggiatura del quarto cartone animato, “Asterix e la sorpresa di Cesare”, scritto in base agli albi “Asterix Gladiatore” e “Asterix Legionario”.
Questo personaggio è il più caricaturato negli albi di Asterix, come lui stesso ammette.

Uderzo Albert

Uderzo non si è dimenticato di sè stesso e si è disegnato tre volte in compagnia di Goscinny. In “Asterix e il paiolo”, parla con il prefetto nel teatro di Condate. In “Asterix alle Olimpiadi”, si rappresenta come bassorilievo, il cui nome e’ in lettere greche e tratta Goscinny da “Tiranno”, mentre René gli da del “despota”. Infine in “Asterix e la Obelix S.p.A.”, assieme a Goscinny portano Pierre Tchernia ubriaco fuori dall’accampamento.

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