Asterix di René Goscinny e Albert Uderzo


Lo Scandalo

Della serie: non ci avrei mai creduto!!

E difatti la prima volta che ho letto queste notizie mi sono detto: questa è una pazza... ma poi ci ho riflettuto sopra, la documentazione che riporta non è falsa, anche se alcuni dettagli non sono precisi e credo che non siano neanche veri. Per esempio il fatto che Pilote esisteva prima di Goscinny e Uderzo, e che quest‘ultimo si unì a Goscinny dopo che questi aveva creato Asterix, inoltre non cita la presenza di Charlier ai vertici della rivista; il problema è che io sono stato abituato a leggere di Goscinny e Uderzo come due benefattori... ma se non fosse così? Già il fatto di come si sia comportato Uderzo nei confronti di Anne Goscinny, l‘attuale erede di René, la dice lunga...

Alcuni fatti parrebbero rispondere a verità, altri molto meno...

Insomma, io riporto una seconda visione di alcuni retroscena su questo fumetto, secondo Sheila Joly, vedova di Raymond, più come gossip che altro, lo ammetto... ma mi è parso corretto segnalarlo.

Ecco la traduzione di alcune pagine del sito ormai scomparso: http://www.cafeinternet.co.uk/asterix/menu.html


Per oltre vent‘anni ho combattuto un impero che è diventato un monumento nazionale in Francia, nella speranza di ottenere giustizia per mio marito Raymond Joly, me stessa e mia figlia Laura.

Raymond Joly era il direttore dell‘informazione e pubblicità per Radio Luxemburg. Durante il periodo in cui lavorò mio marito, era la più importante stazione radio di Francia, e qualsiasi cosa che veniva trasmessa era destinata ad avere successo. Oltre che come Direttore di Radio Luxemburg, Raymond Joly era anche giornalista e i suoi articoli venivano pubblicati nei principali giornali e riviste francesi.

Il suo lavoro assieme ai suoi contatti con il governo di quel tempo permetteva a Raymond Joly di gestire una considerevole quantità di potere. [...]

Con alcuni amici nel 1959 fondò il giornale Pilote, che pubblicò la prima serie di Asterix. Raymond Joly stesso s’impegnò per rendere questo fumetto un successo nazionale. Lavorò molto duramente e grazie ai suoi contatti la serie divenne presto un “must” per ogni ragazzo e ragazza in Francia. Era veramente un fumetto di culto, popolare.

Raymond Joly dedicò Pilote a nostra figlia Laura e mi disse che era per il suo futuro.

La storia di Pilote/Asterix è virtualmente sconosciuta. Dalla morte di mio marito, coloro che erano dentro il progetto Pilote/Asterix hanno fabbricato una ragnatela di bugie riguardo alle sue origini. Ma anche l‘editore di Asterix Georges Dargaud si riferiva a Pilote come ad un fumetto belga.

In quel periodo mio marito incontrò René Goscinny che era l‘autore di Asterix. Il signor Goscinny era disperato per la promozione pubblicitaria di Asterix, perché all‘epoca era sconosciuto, e il suo lavoro non era presente in nessuna delle principali pubblicazioni francesi.

Raymond Joly offrì di pubblicare Asterix nel suo giornalino Pilote. Offrendo così a Goscinny la possibilità di avere il suo fumetto pubblicato in un giornale di fumetti conosciuto a livello nazionale, che gli avrebbe garantito il successo. Asterix divenne infatti un successo grazie alla pubblicità e alla promozione datagli da mio marito.

Successivamente un disegnatore di nome Uderzo, che lavorava per France Dimanche, si inserì in Pilote, come mostrato dai credits nel primo numero del 1959.

Goscinny e Uderzo si unirono in seguito con l‘editore Georges Dargaud. Venni a sapere da mio marito che il signor Dargaud era un collaboratore dei nazisti durante la guerra. Questi tre personaggi si adoperarono per un tentativo di presa di potere.

Nell‘arco di un anno i signori Goscinny e Uderzo divennero presidente e direttore generale di Pilote.

In questo periodo Raymond Joly divenne un uomo molto diverso dal suo solito e sembrava soffrire di stress. Ero molto preoccupata, soprattutto quando mi disse che quegli uomini erano veramente pericolosi e che lo avrebbero ucciso, se fosse stato necessario, per avere quello che volevano.

Successivamente decisi di ingaggiare un criminologo, detective privato, Jean Mauger.

Egli confermò i miei sospetti, e io e mia figlia ricevemmo minacce di morte quotidianamente dopo la morte di mio marito. I coniugi Mauger ci consigliarono di lasciare immediatamente Parigi. Conoscevano in che pericolo ci trovavamo. Abbiamo entrambi un grande debito con loro. Ci hanno salvato la vita.

Dalla morte misteriosa di mio marito Raymond Joly, ho fatto di tutto per ottenere per mia figlia e me stessa i diritti che ci dovrebbero essere accordati.

L‘ingiustizia risiede nel fatto che entrambi Goscinny e Uderzo lamentavano il fatto che mio marito aveva venduto loro le sue quote di Pilote/Asterix. Tali quote furono acquisite durante il nostro matrimonio, e di conseguenza qualsivoglia transazione al loro riguardo, se c‘è stata, è illegale per il sistema giudiziario francese.

La legge francese chiarisce bene che se di una coppia sposata uno dei due coniugi vuole disporre di qualsiasi bene, allora entrambi i coniugi devono firmare il contratto o i documenti richiesti per disporre del bene in questione. Qualsiasi contratto che vende una proprietà matrimoniale in comune non è valido se non c‘è la firma di entrambi marito e moglie.

Non esiste alcun contratto di questo tipo per la vendita delle quote di mio marito di Pilote/Asterix, e quindi io sono l‘unica detentrice di tali quote.

Il signor Albert Uderzo, in una lettera indirizzata a me del 27 aprile 1988, si dice d‘accordo con questa posizione della legge francese.

Egli conviene che mio marito non poteva vendere le nostre quote senza il mio consenso, ma dice che io potevo ricorrere in giudizio solo entro due anni successivi alla liquidazione dei beni di mio marito. Ma io non ho liquidato i beni congiunti del mio ultimo marito, sia io che mia figlia eravamo troppo terrorizzate per le nostre vite per fare qualsiasi cosa. Siamo state minacciate ogni giorno dopo la morte di mio marito, e ci fu detto che sarebbe capitato lo stesso a noi.

Negli anni successivi alla morte di mio marito ho preso contatto con diversi avvocati che si erano dichiarati disponibili a prendersi personalmente cura del mio caso, ma che curiosamente “persero interesse“ dopo un brevissimo periodo e si rifiutarono di assistermi ulteriormente. Io sono convinta che furono pagati dai signori Uderzo e Goscinny, che ovviamente avevano i mezzi e i contatti, oltre all‘interesse, per fare questo.

[...]

Io chiedo che venga aperta una completa inchiesta dal governo francese in quello che io posso solo chiamare un’enorme truffa. Sto inoltre aspettando che il caso sia portato davanti alla Corte Europea per i diritti umani. Farò tutto quello che è in mio potere per assicurare che la giustizia sia rispettata.

La storia continua...

Senza alcun pregiudizio...

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