Asterix di René Goscinny e Albert Uderzo


Autori con cui hanno collaborato Goscinny e Uderzo

Questa pagina contiene una serie di piccole biografie dei principali autori franco-belgi (e un paio di americani) che hanno collaborato con Goscinny e Uderzo.

Il significato di questo lavoro? Beh, mentre scrivevo le biografie di questi due autori, mi sono imbattuto in una serie di nomi e personalità che erano (o sono) dei mostri sacri nel campo del fumetto. Dal momento che molti di loro non li conoscevo nemmeno io, ho pensato che come me anche altri si sarebbero trovati nelle stesse mie difficoltà, e quindi ho deciso di fare questo ulteriore lavoro di ricerca, riportando brevi biografie per ognuno di essi.

Due illustri assenze: Moebius (Gir, Giraud, Jean Giraud... sono sempre la stessa persona!) ed Hergé. Il motivo è semplice: le loro biografie sono praticamente sterminate e inoltre credo che non abbisognino di presentazioni. Per altri autori menzionati in giro per la scheda e non elencati qui, mi sono parsi sufficientemente noti e conosciuti, alcuni invece sono decisamente minori e non hanno avuto grandi successi.

Ok ok, lo ammetto, mi sono voluto risparmiare la fatica di cercare e scrivere anche su di loro... magari alla prossima scheda o articolo colmeremo questo vuoto!

A voi i grandi maestri europei del secondo dopoguerra in azione in Francia e Belgio!

Attanasio Dino
diminutivo di Edoardo, Milano 8/5/1925 – . Inizia a lavorare in uno studio di animazione, soprattutto di film pubblicitari, e si trasferisce nel 1948 in Belgio. Su testi di Charlier e Goscinny disegna diversi successi, ed entra nel giornale Tintin e collabora anche con Franquin. Alternando opere umoristiche a opere più realistiche, egli fa parte degli illustratori più prolifici del fumetto europeo, nonostante il suo tratto non sia sempre chiaro e preciso.

Berck
Arthur Berckmans, detto, Louvain 3/5/1929 – . Inizia come disegnatore di alcuni fumetti di stampo agiografico, per poi passare al fumetto pubblicitario; entra nel giornale di Tintin, per poi passare a Spirou, creando diversi personaggi, alcuni dei quali decisamente famosi, fra cui Rataplan e Sammy. Il suo grafismo è tutto movimento, sia umoristico che espressivo, e figura giustamente fra i più grandi del fumetto franco-belga.

Bretecher Claire
Nantes 7/4/1940 - . Dopo aver insegnato disegno per soli nove mesi all'inizio degli anni '60, comincia a fare qualche illustrazione nei giornali del gruppo Bayard, fra cui Record. Nel 1963 si unisce a Goscinny e disegna "Le facteur Rhésus". L'anno successivo sempre in Record disegna delle storie brevi che daranno poi nascita nel 1968 alla serie "Baratine et Molgaga"; collabora anche al giornale Tintin dal 1966, con una serie di vignette umoristiche. Dal 1967 per quattro anni lavora per Spirou, facendo brevi storie, ed e' qui che darà vita alle serie dei "Gnan-Gnan", a "Robin des Foies" e a "Les naufragés". Nel 1969 lavora anche per Pilote, disegnando la saga nota come "Salades de saison", con diversi sceneggiatori. Nel 1973, assieme a Gotlib e Mandryka fonda la rivista L'echo des savanes. Le sue storie si fanno allora più acide, prefigurando una serie che più avanti prenderà nome di "Frustrés" , e che sarà famosissima. Nel 1973 inizia a collaborare anche per i quotidiani di grande tiratura, soprattutto presso Le Nuovel Observateur, la cui pagina di inserzione si chiamerà presto "La page des frustrés". In seguito al successo ottenuto, continuerà a disegnare solo per tale giornale. Oltre al fumetto, Bretécher pratica anche la pittura, un esempio della quale può essere vista nell'albo Portraits, edizioni Denoel, 1983. Il suo segno grafico, in apparenza semplicistico, ma in realtà nervoso ed efficace, è un ottimo mezzo di diffusione delle sue idee, che scavano a fondo nella psicologia contemporanea dell'uomo, soprattutto dei ricchi, intellettuali e disillusi.

Cabu
Jean Cabut, detto, Châlons-sur-Marne 13/1/1938 – . Inizia a lavorare presso Pilote, ma si specializza ben presto nel tratto caricaturale, con ferocia o tenerezza, a seconda delle necessità. Celebri le sue caricature dei personaggi della politica e dello spettacolo. Pubblica quindi anche diverse illustrazioni per alcuni quotidiani. Si interessa anche alla televisione, e partecipa ad alcune trasmissioni per bambini ma non solo. Dotato di un tratto rapido ma efficace, alterna con talento tavole di humour, fumetti, reportages e caricature politiche.

Calvo Edmont-Francois
Elbeuf 26 agosto 1892 - n.d. 11 ottobre 1957. Colui che è considerato come il Walt Diseny francese debutta nel 1919 come illustratore e caricaturista. Si dedica a diversi mestieri, ma alla fine è vinto dall'attrazione verso il fumetto. Entra nel 1938 nel gruppo di edizioni Offenstadt, poi SPE (Société Parisienne d'Editions). Collabora con i principali giornali, riviste e almanacchi prima e durante la seconda guerra mondiale. Cambia anche editore, pubblicando sempre opere di indubbio valore. Dal 1944 al 1949 realizza diverse opere, fra cui "La Bête est morte", una trasposizione con personaggi animali e virulenta della seconda guerra mondiale, opera considerata giustamente come uno dei capolavori del fumetto; la sceneggiatura è di Victor Dancette e Jacques Zimmermann. Nel dopoguerra lavora più che altro su opere per bambini, e crea diverse serie basate su animali. Il suo talento e il suo spirito hanno contagiato diversi illustratori francesi.

Charlier
Jean Michel, Liège 30/10/1924 – Saint-Cloud (Hauts-de-Seine) 10/7/1989. Forse lo sceneggiatore più importante di tutta la produzione fumettistica franco-belga, inizia la sua carriera come disegnatore. Entra nel dopoguerra nella redazione di Spirou, come illustratore. Nel 1950 diventa anche pilota per la compagnia aerea Sabena. Collabora con Goscinny e Uderzo a diversi fumetti e pubblicazioni. Nel 1963 sceneggia per Jean Giraud le prime storie di Blueberry. Nel 1979 realizza 30 "Dossier Neri", consacrati ai grandi temi della storia, come l'assassinio di Martin Luther King, la rivoluzione messicana, i re segreti dell'Indocina, e altri per la rete televisiva FR3, ricevendo il premio Soleil d'Or. Si concentra sempre più nell'impegno televisivo in temi di scottante attualità e drammaticità, come la guerra del petrolio, la mafia e altri. Non perde comunque i contatti con il fumetto, inventando e sceneggiando altri personaggi, sempre in collaborazione con grandi maestri. Ha scritto più di 450 sceneggiature, per fumetti, radio, televisione o romanzi, ma sempre con un profondo impegno e originalità; campione incontrastato nel dipingere scenari di avventura, lascia un ricordo di sé di una persona estremamente poliedrica, capace di adattarsi alle diverse esigenze e schemi narrativi.

Davis Jack Burton
Atlanta, Georgia, 2/12/1924 – . Collabora per la EC Comics, oltre ad altre riviste e strisce quotidiane, sia come disegnatore sia come sceneggiatore, soprattutto nel genere fantascientifico e horror, ma con il passare del tempo si diversifica in diversi generi, non disdegnando collaborazioni come illustratore, copertinista, ecc. Le sue capacità di realismo grafico lo hanno portato ad essere considerato fra i più grandi artisti americani.

Delinx Mic
Michel Houdelinckx, detto, Parigi, 6/12/1930 – . Quando comincia a lavorare per Goscinny ha già all'attivo alcuni lavori di fumetti e di illustrazioni, ma è dopo la collaborazione con René che entra nel giro del fumetto. Nel 1969, dopo diverse tavole e storie basate su personaggi animali antropomorfi, pubblica il successo di "La jungle en folie" assieme a Godard. Dai fumetti si sposta alla pubblicità e alle illustrazioni, per approdare alla televisione con la marionetta "Théobald le Chameau". Il suo stile di fumetto è quanto di più popolare si possa vedere, ma comunque di buon livello.

Dupuis Pierre
Dieppe 2/11/1929 – . Collabora dagli anni '50 a diverse riviste e quotidiani; crea una serie di biografie di grandi personaggi del XX secolo, fra cui De Gaulle, Tito, Churchill, Rommel e altri. Dalla fantascienza al western, dall'avventura alla storia, ha disegnato più di 40.000 tavole, tanto da meritarsi l'appellativo di "Alexandre Dumas del fumetto", ma resta purtroppo sconosciuto al grande pubblico.

Elder Will
New York 22/9/1922 – . Fra i primi ad impostare la divisione dei lavori fra matitista e inchiostratore, in compagnia di John Severin, partecipa a diverse riviste, e lavora per la Educational Comics – EC Comics – scrivendo e disegnando storie horror, polizieschi e di fantascienza, e dando libero sfogo alla sua vena satirica facendo il verso a Topolino, Mandrake, King Kong ed altri nella rivista MAD; la sua grafica è estremamente scavata, accumulando una quantità esorbitante di dettagli, apparentemente inutili. È considerato come uno dei più grandi autori umoristici del fumetto americano.

Franquin
André, Etterbeek (Bruxelles) 3/1/1924 – 4/1/1997Saint-Laurent du Var (Alpes-Maritimes). Entra nel 1944 nello studio di animazione CBA, dove conosce Morris, Peyo e altri. Al fallimento di questo studio passa alle edizioni Dupuis, dove diventa una delle anime principali della rivista Spirou; nelle pagine dello stesso inserisce il Marsupilami, uno degli animali immaginari più favolosi del fumetto. Dal 1955 al 1959 collabora al giornale Tintin, ed è nel 1957 che fa nascere Gaston Lagaffe, inserito inizialmente nella serie "Spirou et Fantasio", e che successivamente vivrà di vita propria battendo, con l’ultimo numero postumo, tutti i record di prima tiratura; con Gaston rappresenta un immaginario di vita quotidiana in termini semplicemente immediati e comici. Successivamente inventa alcuni mostri, che saranno poi ripresi in opere ed edizioni successive. Si impegna anche nella produzione di alcuni cartoni animati e inventa diverse serie per questo scopo. Hergé dice di lui: "Quando vedo un Franquin, per esempio, mi domando: ma come possono compararci? Lui è un grande artista, a fianco del quale non sono che un misero disegnatore". La grafica di André Franquin, viva ed espressiva il suo humour sottile e intelligente, la sua leggendaria modestia, lo impongono in effetti come uno dei più grandi autori della Scuola di Marcinelle, che riunisce i disegnatori classici che hanno ruotato attorno alla rivista Spirou. La sua opera influenza tuttora decine e decine di autori.

Fred
Fred Othon Aristides, detto, Parigi, 5/3/1931 – . Pubblica da subito diversi lavori come vignette umoristiche e illustrazioni, e nel 1960 diventa il direttore artistico di Hara-Kiri. Nel 1965 si aggiunge a Pilote, e crea "Philémon", vicino a Lewis Carrol e Edgard Allan Poe, che si impone subito come uno dei fumetti più poetici e originali d'Europa; a questo fanno seguito diverse opere, sempre basate su un sottile humour nero. Nello stesso tempo si impegna anche come sceneggiatore. Lavora con diversi quotidiani francesi e ha fondato una sua casa di edizioni. Scrive anche circa 40 cortometraggi per la televisione. Fred è un uomo e un autore generoso e innovativo, leggere le sue opere comunica un senso di delizioso buonumore, semplice e schietto.

Gébé
George Blondeau, detto, Villeneuve-Saint-Georges 9/7/1929 – . Inizia la sua carriera come illustratore presso le ferrovie dello stato francesi (SNCF), continuando a fare dell'umorismo nella stampa quotidiana nazionale. Dal 1969 al 1985 sarà redattore capo di Hara-Kiri, per cui crea diversi fotoromanzi e false pubblicità, oltre ad alcuni personaggi, come "Berck". Collabora attivamente anche a Pilote, per poi spostarsi come redattore capo in diverse riviste di fumetti. Egli non si limita ad indagare le possibilità del fumetto, ma si concentra anche sugli altri media, radio, televisione, teatro, scrivendo anche alcune canzoni, di cui una interpretata da Yves Montand e romanzi. Il suo spirito sempre libero e multiforme ha ispirato moltissimi autori.

Godard
Christian, Paris 24/3/1932 – . Inizia subito a pubblicare con lo pseudonimo di Eme; dal 1957 collabora alla rivista Vaillant con diversi personaggi, sia suoi originali, che con i testi di altri, ma disegna anche per Pilote e Tintin. La sua produzione è molto vasta, sia come disegni sia come sceneggiatura e nel 1988 apre una sua casa di edizioni: Le Vaisseau d'Argent. Capace di passare agevolmente dal realismo al comico, dalla fantascienza alla poesia, è senza dubbio uno dei personaggi più sensibili e immaginifici della produzione franco-belga.

Gotlib
Marcel Gotlieb, detto, Parigi 14/7/1934 – . In seguito ad un'infanzia non felice, dovuta alla guerra (è di genitori ebrei e ungheresi), approda al disegno dopo aver iniziato a lavorare come commesso in una farmacia. Dopo brevi lavori e collaborazioni, è finalmente nel 1959 che inizia la sua carriera di illustratore, lavorando su libri per bambini, dove resterà anche successivamente, creando albi da disegno e manuali. È nei primi anni ´60 che inizia la sua carriera di fumettista, quando incontra Jacques Diamant, futuro cofondatore di Fluide Glacial. Collabora nell'ordine con Vaillant, Record e poi Pilote. Verso gli anni ´70 smette di disegnare e passa alla sceneggiatura, fornendo testi, fra gli altri, per Mandryka e Giraud. Nel 1971 crea il primo supereroe completamente francese: "Superdupont", che vede anche un adattamento teatrale. Lascia Pilote nel 1972, e assieme a Mandryka e Brétecher fonda l'Echo des Savanes, dove pubblica delle storie sempre più irriverenti e impudiche, che lasceranno una traccia nei lettori dell'epoca. Abbandona l'Echo des Savanes per fondare assieme ad Alexis e Jacques Diamant la rivista Fluide Glacial nel 1975. Qui però disegna sempre meno per dedicarsi solo alla scrittura degli editoriali, poi raccolti nella collana di tascabili "J'ai lu" nel 1992. Verso la fine degli anni ´80 collabora con Uderzo e Tchernia ad alcuni prodotti destinati alla televisione. Dopo degli inizi di tipo classico, poco alla volta Gotlib impone le sue proprie regole sia di testo sia di grafica al panorama fumettistico, proponendo un fumetto libero da qualsiasi costrizione, talvolta eccessivo, scomponendo e amplificando i movimenti dei suoi personaggi; a fianco di queste qualità, gli va riconosciuto il fiuto nel trovare buoni autori e nel dirigere quella che è una della migliori riviste del settore, Fluide Glacial appunto.

Jijé
Joseph Gillain, detto, Gedinne 13/1/1914 – Versailles 20/6/1980. Fin da piccolo viene avviato alle arti figurative, fa suo un principio di Van de Houte, pittore neo-impressionista suo amico: "Disegnare senza guardare il foglio". Disegna e inventa diversi personaggi, evolvendo il suo stile e perdendo le tracce "di riconoscenza" dello stile di Hergé. Collabora a Spirou. Disegna alcune storie di carattere religioso, come "Emmanuel" e "Don Bosco, ami des jeunes". Nel frattempo molti autori si ispirano a lui, e assieme a Franquin, Will e Morris forma la "Bande des quatres", la banda dei quattro. Subito dopo la fine della guerra si concede una pausa, consegnando le redini delle sue serie agli amici collaboratori e parte per un lungo viaggio con la sua famiglia in America del Nord, ma la compagnia di Franquin e Morris non lo distoglie dal lavoro e continua a produrre. Rientrato in Europa riprende la produzione delle sue serie e ne inventa di altre, oltre a collaborare con diverse riviste. Assieme a Goscinny e Hergé, è considerato come un importantissimo autore franco-belga, capace di fare caricature o disegni estremamente realistici e precisi; non si è mai fossilizzato su un genere, ma ne ha visitati diversi, lasciando sempre il suo segno.

Joly Octave
5/5/1910 – 7/6/1988. Solo dopo aver diretto diverse centinaia di spot pubblicitari decide di entrare nel mondo del fumetto, e lo fa il 9 agosto 1951 sceneggiando una storia di "Une belle histoire de l'oncle Paul" disegnata da Attanasio e pubblicata in Spirou, a cui seguiranno diverse altre, fino ad un totale di oltre 1.200 sceneggiature; il tutto in circa 20 anni di lavoro, perché si ritirerà negli anni '70. Collabora con tutti i principali artisti del fumetto franco-belga, è considerato come uno degli specialisti del fumetto storico, che riesce ad influenzare moltissimi giovani, oltre ad incantare intere generazioni.

Kurtzman Harvey
New York, 3/10/1924 – 21/2/1993. Autore poliedrico, che collabora con la Timely Pubblication, poi Marvel Comics, e successivamente con la EC Comics; famoso per la creazione di MAD, genere satirico parodistico delle principali saghe fumettistiche di allora; considerato dagli addetti ai lavori come uno dei più importanti creatori del secondo dopoguerra, è preso ad esempio anche da artisti del movimento alternativo. Gli Harvey Awards, premi consegnati ai migliori disegnatori di fumetti, portano appunto il suo nome.
Harvey Kurtzman è convinto che Goscinny gli debba tutto… infatti se il periodo della loro collaborazione negli stati Uniti non fosse stato costellato da innumerevoli insuccessi professionali, Goscinny sarebbe ancora in America. Non avrebbe potuto tornarsene in Francia e soprattutto non avrebbe avuto l’opportunità di creare Asterix, il personaggio che non solo lo ha reso ricco e famoso ma che, col suo successo in tutto il mondo, ha contribuito non poco alla rivalutazione del fumetto in Europa.

Hubinon
Victor, Angleur 26/4/1924 – Villemy 8/1/1979. Dopo aver conosciuto Charlier, entra decisamente nel mondo del fumetto, diventando disegnatore su testi di Jijé e dello stesso Charlier. Collabora a diverse riviste, fra cui Spirou. Autore umile e discreto, egli si impone con "Buck Danny" e "Barbe Rouge" come uno dei padri del fumetto franco-belga.

Mandryka
Nikita Mandryka, Bizerte (Tunisia) 20/10/1940 – . Il suo primo fumetto pubblicato in Francia data il 1956, ma dovrà attendere il 1964 per debuttare professionalmente nella rivista Vaillant. Si serve di molti pseudonimi, fra cui Nik, Kalkus, Karl Kruss, Caleq-usse et Calgus, Kilkoz, ecc, con cui pubblica il suo personaggio più famoso, "Concombre Masqué", il cetriolo mascherato. Esce da Vaillant nel 1975, e resta in Pilote, dove era entrato già' negli anni ´60. Assieme a Gotlib disegna e sceneggia diverse serie. Nel 1972 Goscinny rifiuta di pubblicare una storia del Cocomero Mascherato, e Mandryka, desideroso di maggiore libertà, fonda assieme ad altri l'Echo des Savanes, ma rientrerà a Pilote nel 1979, di cui diventerà redattore capo nel 1984, e pubblicherà le storie del suo legume preferito anche in Spirou dal 1989. Non si contano le collaborazioni con molte altre riviste importanti, fra cui Métal Hurlant. Senza dubbio precursore di un genere underground, il suo tipo di fumetto si discosta da quello più tradizionale, tanto che si propone come rimodernatore del fumetto francese degli anni ´70.

Martial
Martial Durand, detto, La Roche-sur-Yon, 19/2/1925 – . Inizia come illustratore umoristico nel 1946. Collabora con la World Press per poi passare a Spirou ma con lo pseudonimo di Benoît La Roche. Altri noms de plume sono Augusto, Hubert Paul, ecc. Collabora in seguito ai giornali di Lucky Luke, Tintin e altri. Allo stesso tempo chiaro e preciso, personale e semirealista, il suo tratto è riconoscibile fra mille. Nonostante questo, resta sconosciuto al grande pubblico.

Mitacq
Michel Tacq, detto, Uccle 10 giugno 1927 - Loverdal 22 maggio 1994. Da adolescente scopre lo scoutismo, e questo avrà una profonda influenza nella sua vita e quindi nelle sue opere. A 17 anni, seppur ancora molto influenzato da Hergé, pubblica diversi albi di "Tam-Tam". Nel 1947 entra nella World Press. Ma è con la collaborazione a Spirou e con Charlier, che nel numero 867 della rivista, il 25 novembre 1954, viene pubblicata la prima avventura della "Patruille des Castors", vero successo editoriale. Illustra anche l'appassionante "Jacques Le Gall" su testi di Charlier e talvolta di René Follet, ma che per oscure ragioni editoriali raggiungerà solo sei episodi in Pilote. Con realismo e passione, Mitacq riesce a mettere le sue opere fra i classici successi del fumetto belga.

Moor Bob de
Anvers 20/12/1925 – Ucle 26/8/1992. Inizia a lavorare in uno studio di cartoni animati, per poi collaborare a diverse riviste, soprattutto con serie di carattere umoristico. Concentra la sua produzione in Olanda, dove è talmente subissato da richieste, che decide di fondare un suo studio. Negli anni ´50 entra in contatto con Hergé e il suo studio, già con diverse serie e personaggi al suo attivo, lasciando il suo marchio sugli albi pubblicati, in quanto primo assistente del "Maestro di Bruxelles", come ad esempio in "Tintin et les Picaros". Collabora anche ad alcuni numeri di "Blake et Mortimer". Nel 1989 è direttore artistico delle Editions du Lombard e presidente del consiglio di amministrazione del Centro Belga del Fumetto (CBBD). A suo agio sia con i fumetti umoristici che realistici, egli incarnò per primo lo spirito di Hergé.

Morris
Maurice de Bevere, detto, Courtrai 1/12/1923 – . A vent'anni entra negli studi di animazione della CBA, uno studio belga. Al fallimento di questa attività, si unisce a Franquin e Will presso Jijé, e tutti assieme saranno conosciuti come "la banda dei quattro". Nel 1945 si lancia quindi nell'illustrazione, lavorando per Moustique e il suo equivalente fiammingo Humoradio, e per la rivista Het Laatste Nieuws. L'anno successivo diventa padre del pistolero più veloce della sua ombra, Lucky Luke. Il suo segno grafico, inizialmente influenzato dallo stile del cartone animato, si personalizza in fretta. Nel 1949 parte per gli Stati Uniti, dove incontra Jack Davis e Harvey Kurtzman, assistendo quindi alla nascita di MAD nel 1950. Al suo rientro in Europa nel 1955 si unisce a Goscinny. La loro collaborazione inizia in Spirou con il racconto "Des rails sur la praterie" e continuerà fino alla morte di Goscinny. Dal 1964 al 1967 scrive "Les chroniques du 9' art". Nel 1987 fa nascere il cane più idiota di tutti i fumetti, Ran-Tan-Plan, parallelamente alle avventure di Lucky Luke, che nel frattempo porta avanti con molti collaboratori. Partecipa a diverse riviste, fra cui Spirou con le edizioni Dupuis e poi Dargaud, fino a fondare una sua rivista dove pubblicare i propri lavori. La sua grafica semplice, espressiva ma decisamente efficace, unita agli scenari di comicità che sa creare, impone Morris come uno dei creatori piu' famosi del fumetto internazionale.

Paape Eddy
Liège 3/7/1920 – . Inizia la sua carriera negli studi di animazione, ma una volta incontrati Franquin e Morris entra nelle edizioni Dupuis. Sotto diversi pseudonimi, come Jo Legay, collabora con le principali testate franco-belghe. Il suo tratto si evolve e personalizza molto rapidamente e tende al morbido e barocco.

Peyo
Bruxelles 25/6/1928 - 24/12/1992. Di padre inglese e di madre belga, fin da giovane si dedica all'illustrazione e lavora in alcuni studi di cartoni animati. E' nell'immediato dopo guerra che incontra le persone che determineranno la sua carriera: Franquin, Morris e Eddy Paape. Comincia a lavorare nella pubblicità ed a pubblicare alcuni fumetti, e nel 1946 crea il personaggio di Johan, un paggio del medioevo che riutilizzarà con fortuna più avanti, soprattutto dal 1952 quando la serie di questo personaggio verrà pubblicata sulla rivista Spirou. Cambiando il colore dei capelli di Johan in castani e affiancandogli la spalla Pirlouit, il successo comincia ad arrivare sul serio. Nel 1958, con l'episodio "La Flûte à six trous", i due incontrano un mondo popolato da piccoli esserini blu. I Puffi (Les Schtroumpfs) sono nati e conosceranno un successo mondiale. Assieme a Will ed altri autori produrrà anche altri lavori, come Benoît Brisefer, sempre su Spirou, e Jacky et Célestin. Ma il successo sempre più crescente dei puffi lo "costringe" a gestire in proprio tutto il lavoro connesso, fino ad arrivare a diverse serie di cartoni animati e ad un parco a tema (Walibi-Schtroumpfs) inaugurato nel giugno 1991 a Hagondange, vicino a Metz. Riconosciuto come uno dei maestri della linea chiara franco-belga, fino alla fine è riuscito a mantenere i livelli qualitativi delle sue serie su altissimi livelli.

Poïvet Rymond
Le Cateau 17/6/1910 - . Inizialmente rivolge la sua attenzione alla pubblicità, decorazione e illustrazioni di moda, fino al 1941 quando comincia a lavorare sui fumetti. Nel 1945 entra nella rivista Vaillant e disegna con i testi di Roger Lécureux la serie di fantascienza “Les Pionniers de l’Espérance”, considerata come una delle migliori saghe del genere. Pubblicata a singhiozzo dal 1945 al 1973, non impedisce al disegnatore di impegnarsi in altri progetti, collaborando con diverse riviste e giornali. Per tre anni, dal 1953 al 1956 si dedica alla stampa femminile, scrivendo diversi racconti. Successivamente entra a far parte dello staff attivo di Pilote. Scrive diversi testi di carattere divulgativo ed illustra opere classiche, come il “Faust” o il “Flauto magico” con molto successo. Molte serie da lui concepite purtroppo non sono state pubblicate. Dopo aver subito l’influenza grafica dei grandi disegnatori in B/N, come Milton Caniff e Frank Robbins, si orienta poi verso un tratto personale e realista, riuscendoci soprattutto inventando una tecnica di disegno mista pennarello e penna a sfera, ma nelle ultime opere rivela anche di avere ottime capacità come colorista. Dotato di grande immaginazione, e sempre alla ricerca di nuovi espedienti grafici, è fra i primi ad aver imposto il fumetto come genere libero e adulto. Considerato come un grande maestro dagli addetti ai lavori, resta purtroppo sconosciuto al grande pubblico.

Sempé, Jean-Jacques
Bordeaux 17/08/1932, - . Pur non avendo mai frequentato una scuola artistica, è sicuramente diventato un importante disegnatore e poi autore di fumetti non solo nel panorama franco-belga. Inizia a 19 anni con alcuni disegni umoristici, per poi passare all'illustrazione per diversi periodici francesi, fra cui Paris-Match, Punch, Sud-Ouest Dimanche, L'Express e New Yorker. Negli anni '50 crea il personaggio di Nicolas, per il giornale Le Moustique. Goscinny gli suggerisce di dedicargli una serie, e dal 1954 lo stesso giornale pubblica le avventure di "Le petit Nicolas", spesso e volentieri ispirate a ricordi d'infanzia dello stesso Sempé. Ma l'autore delle storie, un certo Agostini, è in realtà lo stesso Goscinny, il quale dal 1960 raccoglie le avventure del piccolo Nicolas nella rivista Pilote, questa volta come racconti illustrati con vignette da Sempé.
E' un disegnatore che ama molto mescolare storie e generi, realizzando sia albi più "classici" che sperimentali, oppure di soli acquerelli, libri per l'infanzia piuttosto che manifesti pubblicitari e per il cinema.

Severin John
Jersey City, New Jersey, 21/12/1921 - . John Powers Severin comincia fin da giovane a disegnare fumetti, ma è solo dal 1947 che se ne occupa attivamente realizzando "American Eagle", "Lazo Kid" e "Black Bull", talvolta anche come sceneggiatore. Si specializza nel fumetto western e di guerra e dal 1953 lavora per la EC; successivamente collabora anche ai primi numeri di Mad. Nel 1961 passa alla Marvel di Stan Lee per le testate "Hulk" e "Sgt Fury and His Howling Commandos" (1967), "Submariner", "Doctor Strange", "Conan" e "Iron Man". Nel 1972 collabora nuovamente con Roy Thomas e Gary Friedrich per l'Incredible "Hulk".

Tabary
Jean, Stockholm, 5/3/1930 – . Inizia nella rivista Vaillant nel 1956, dove crea "Totoche", per poi passare a Pilote nel 1960, anche in veste di sceneggiatore. Alla morte di Goscinny, continua da solo a scrivere Iznogoud, e fonda una sua casa di edizioni: Séguinière, poi Editions Tabary. In buon stile umoristico e nervoso ma efficace, ha senza dubbio scritto dei capolavori del fumetto popolare.

Tibet
Gilbert Gascard, detto, Marseille 29/10/1931 – . Emigrato presto in Belgio, debutta come assistente animatore nel 1947. Nel 1949 realizza alcune illustrazioni per poi passare ad alcuni fumetti polizieschi (disegnati forse con troppo realismo per i tempi, "Dave O'Flynn") e poi western per ragazzi, in stile molto Disney, fra cui "Chick Bill". Dal 1956 intensifica le sue collaborazioni con Tintin. Al suo attivo, oltre ad innumerevoli fumetti, possiamo citare anche illustrazioni per racconti e storie brevi. Si distingue anche come caricaturista di talento. Il suo stile grafico personale si evidenzia nella efficacia e immediatezza, al contempo morbido e leggermente caricaturale, e possiamo affermare che ha fatto scuola.

Trubert Jen
Parigi 14 aprile 1909 - n.d. 23 maggio 1983. Fin da subito si orienta verso l’illustrazione pubblicitaria e umoristica, per poi partecipare alle serie edite dalla Société Parisienne d’Edition. E’ nel 1948 che crea “Le Chevalier Printemps“, una serie piena di humour ambientata in un medio evo fantastico, da molti considerata come il suo capolavoro. Collabora anche con Tintin, Vaillant e Pilote. Il suo modo di fare fumetto è sensibile e poetico, ma resta sconosciuto ai più.

Weinberg Albert
Liège 9/4/1922 – . Entra nel fumetto come assistente di Victor Hubinon, e collabora da subito in Spirou e Moustique e nel 1950 in Tintin, dove disegna diversi racconti. La sua opera più famosa è senza dubbio "Dan Cooper", pilota dell'aviazione militare canadese. Collabora successivamente con diverse riviste, italiane, tedesche e olandesi, inventando parecchi personaggi. Nonostante la giovane età, fa parte della seconda schiera di disegnatori apparsi in Spirou e Tintin, ma sviluppa ben presto un suo stile molto personale, che lo rende noto e popolare.

Will
Willy Maltaite, detto, Anthée, 30/10/1927 – . Entra da subito nello staff di Jijé, dove assieme a Morris e Franquin formano "la banda dei quattro". Anche lui nel 1957 entra in Spirou, dove disegna quasi senza interruzione "Tif et Tondu" fino al 1990, oltre a comporre diverse storie brevi e illustrazioni. Verso la fine degli anni ´80 cambia completamente registro, e su testi di Desberg si orienta verso opere più adulte e sperimenta la difficile tecnica del colore diretto. Dopo gli inizi come disegnatore classico, si rivela come decoratore senza pari, e cerca sempre di migliorare e apprendere nuove tecniche, anche rischiando di deludere alcuni dei suoi più affezionati lettori.

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  • Autori:
  • Albert Uderzo
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