Titolo originale: "City Hunter" (tr. lett. "Il cacciatore metropolitano").
Provenienza: Giappone.
Pubblicazione originale: serializzato in 184 episodi di lunghezza variabile (in media 33 pagine, da un minimo di 9 a un massimo di 131) sulla rivista settimanale Weekly Shonen Jump della Shueisha, a partire dal 1985. Poi raccolto in 35 volumetti di lusso. Lunghezza totale: 6109 pagine. B/N.
Edizione italiana: 39 volumetti (formato 11,5x17,5 cm, 128 pp. dal n.1 al n.10, 122 pp. il n.11, pagine variabili da 168 a 212 dal n.12 in poi) editi dalla Star Comics sui nn.40-78 del mensile Starlight (dal gennaio 1996 sino al marzo 1999). Traduzioni: Fabrizio Magri (sostituito da Anna Maria Maggi a partire dal n.18) e Rieko Fukuda. Lettering: Annalisa Bassi per i primi due numeri, Sabrina Daviddi dal n.3 al n.13, lo staff dell'Alcadia s.n.c. dal n.14 in poi.
Reperibilità: Molto buona: i primi numeri del manga non vendettero moltissimo e le rese furono consistenti. La Star Comics, inoltre, ristampa frequentemente i vecchi volumetti senza però specificarne sulle confezioni la nuova natura.
Prezzo: i primi 11 volumetti (da 128 pp. circa) hanno un prezzo di copertina di L. 3.300. Verosimilmente, però, i prezzi verranno aggiornati, sia dalla stessa Star che dalle fumetterie, alle quotazioni attuali, cioè L. 3.500. Dal numero 12 (in corrispondenza dell'aumento di pagine) il prezzo fu portato a L. 5.000 per garantirne la sopravvivenza a fronte delle scarse vendite. La spesa per l'acquisto dell'intera opera è quindi di L. 178.500.


Gli episodi

La Storia

Ryo Saeba è uno sweeper: un killer a pagamento a cui si rivolge chi ha un problema insormontabile.
Ryo Saeba può essere contattato solo scrivendo sulla lavagna della stazione di Shinjuku le lettere XYZ: le ultime tre dell'alfabeto, rappresentano l'estrema risorsa per risolvere i propri problemi... e l'ultima risorsa è Ryo Saeba, il cacciatore metropolitano, meglio conosciuto come il leggendario CITY HUNTER!

Perché contattare City Hunter? Per la sua notte, per le sue luci artificiali... il poter appoggiarsi alla ringhiera arrugginita di un alto grattacielo, coprirsi i lineamenti del volto sferzati dal vento con il colletto dello spolverino e ascoltare e vedere: gli aerei che atterrano nel vicino aeroporto di Shinjuku, i clacson frenetici delle auto intrappolate in quell'ingorgo, i vicini che litigano nel palazzo di fronte. Poi, le luci allogene dei lampioni che si sfocano quando si socchiude gli occhi, i retronebbia delle macchine che lasciano delle lingue rosse al loro passaggio, l'intermittenza della vecchia insegna di uno scalcinato night-club.

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La notte è un mondo a parte, e in quella notte vive un angelo metropolitano, un cacciatore di città che sembra non esservi ma che può tutto... un uomo solo dentro di sé, dentro le sue molte tristezze che cerca di soffocare, di strangolare con la sua allegria e le sue erezioni. Un fuorilegge che cerca il calore nel contatto con la gente (e nel contatto fisico, perché ormai la gente ha imparato solo a parlarsi per telefono), ma che sa dare tanta sicurezza e può realizzare i sogni. I sogni di una bambina che, un attimo prima, lo osserva dal suo telescopio pensando quanto sarebbe bello averlo vicino a lei, e che, un attimo dopo, lo vede atterrare come un angelo sul suo terrazzo.

Ryo Saeba corre dietro ad ogni bella sottana che vede; forse lo fa solo per allentare la tensione, probabilmente è proprio una sua fissazione... fatto sta che accetta incarichi, e anche i più pericolosi, solo se a commissionarli sono belle e procaci ragazze (quel che si dice... unire l'utile al dilettevole!). Le sue abilità straordinarie con l'uso delle armi fanno sembrare qualsiasi missione un gioco da ragazzi, ma non sempre l'infallibile killer può esorcizzare la morte.

Hideiuki Makimura era il suo socio in questa "singolare" attività. Il suo compito consisteva nell'incontrare i clienti che si rivolgevano a Ryo per stabilire l'accettazione o meno dell'incarico; requisiti imprescindibili erano "bella presenza", disponibilità al pagamento di forti somme come ricompensa e, soprattutto, accertarsi che il giusto fosse dalla sua parte: City Hunter non accetta incarichi dai delinquenti!

La pericolosità del lavoro di Ryo è tuttavia ineluttabile. Makimura morì in una notte di tempesta, nell'agguato tesogli da un boss della droga, vendicatosi dopo aver visto rifiutata dallo sweeper la sua proposta di lavoro. Il vecchio amico affida così in punto di morte a Ryo la sua giovane sorella, Kaori Makimura, col compito di proteggerla al suo posto dai pericoli della vita.

Ma ben presto Ryo si rende conto che è lui ad aver bisogno di protezione! Kaori è infatti un'affascinante virago che ben si destreggia fra martelloni dalle inusitate dimensioni che, puntualmente, si abbattono sulla sua testa al minimo tentativo di approccio con una ragazza, ed è ben decisa a proteggere le clienti dello sweeper dai suoi frequenti attacchi notturni (mokkori!) che mirano sempre ad un unico scopo... una bella lezione di ginnastica sotto le lenzuola!

Il rapporto fra i due giovani è però destinato a complicarsi: di puro interesse lavorativo inizialmente, viene via via trasformandosi in un chiaro sentimento d'amore da parte di lei (mai ammesso, peraltro) e di un analogo sentimento, soltanto intuibile da piccole frasi e azioni, da parte di lui. Ryo Saeba tenta in tutti i modi di negare questa attrazione che sente nascere in lui: è un killer, maledizione! Vive con la morte ogni giorno, non può permettersi di amare nessuno... non sopporterebbe che qualcuno soffrisse per lui. ch8.gif (14301 byte) Ma ormai le sue azioni sono quasi inconsce, le sue erezioni si sprecano con le altre ragazze, ma mai con Kaori; non vuole che si innamori di lui, tenta in tutti i modi di rendersi disprezzabile ai suoi occhi, eppure, appena è in pericolo, si precipita a salvarla.

Un giorno o l'altro avrebbe dovuto prendere la fatidica decisione: allontanarla definitivamente da sé, in modo che rimanga "pulita" nei confronti della società, oppure tenerla legata a lui per sempre (forse in maniera egoistica)? Una decisione. Già... ma quale?

Intanto gli anni di convivenza lavorativa passano veloci, tra un'impresa impossibile e l'altra. City Hunter mette in mostra le sue abilità di tiratore infallibile, l'unico in grado di realizzare il mitico "One Hole Shoot" (che permette di colpire sempre lo stesso punto con più proiettili); è ormai una leggenda metropolitana, uno spauracchio per i delinquenti di Tokyo.
Ma in questi anni il ragazzo è maturato molto, tanto da comprendere cosa comporti il reale amore verso una donna, il dover mettere in gioco tutto quello avuto in precedenza, cioè niente... ma un niente da cui è arduo doversi separare, in un ambiente in cui sembrano regnare solo l'odio, la diffidenza e la paura...

Nelle mani di quell'uomo e di quella donna che, insieme, reggono il calcio di una pistola, all'interno del proiettile in canna, là risiede tutto il loro destino.


Le Note

Ideata e sceneggiata da Tsukasa Hojo, la saga di City Hunter cominciò ad essere serializzata nel 1985 sulle pagine di Shonen Jump, preceduta da due storie brevi dedicate a Ryo Saeba intitolate "City Hunter XYZ" e "City Hunter - Double Edge" (pubblicata su Flash Jump). La serie regolare riscosse un successo di gran lunga superiore ai 18 volumetti della precedente creazione di Hojo, "Cat's Eye" (da noi conosciuto come "Occhi di gatto") la quale è stata programmata al posto del suo successore sulle pagine di Starlight (misteri dell'editoria italiana...).

Definire un genere di appartenenza per City Hunter sarebbe arduo e quantomeno errato. Hojo ha giocato molto con la sua creatura, divertendosi a canzonare le opere dei colleghi più in auge in quegli anni: Ryo Saeba è la macchietta del protagonista bello, donnaiolo e apparentemente sicuro di sé... ma che sa nascondere nelle pieghe della sua allegria una tristezza le cui origini verranno progressivamente svelate nel corso della narrazione. Sicuramente il termine più pertinente per giudicare questo manga è "eclettico". City Hunter è infatti passato, durante la sua pubblicazione, sotto ad una messe di generi che vanno dalla commedia, al thriller investigativo, passando per l'erotismo soft e sfiorando persino i tratti caratteristici degli shojo manga. Con una sola nota in comune: le continue (e vistosissime... anche se intuibili solo dal rigonfiamento dei pantaloni) erezioni del protagonista alla vista di belle ragazze che, suo malgrado, gli precluderanno di consumare un abbordaggio giunto "quasi in porto"!

Sono stati forse questi fattori ad impedire un immediato successo del manga in Italia, le cui prime vendite deludenti costrinsero gli editori a cambiare formato alla testata, aumentandone il numero di pagine e il prezzo di copertina, nell'attesa di tempi migliori. La sua sopravvivenza fu tuttavia garantita in buona parte per mezzo del traino pubblicitario fornito dall'omonimo anime.

La Sunrise, infatti, tra il 1987 e il 1991 produsse 140 episodi animati di City Hunter, suddivisi in quattro serie televisive uscite nel corso di quegli anni. La sceneggiatura dell'anime spettò a Sachiko Kamimura (famosa per aver contribuito ad opere come "Arslan Senki", uscito per la Polygram come "La leggenda di Arslan") e a Matsumi Inomata (già responsabile di serie TV come Patlabor e Creamy Mami).

In Italia hanno visto la luce sul circuito televisivo la prima e la seconda serie del cartone animato, minate, però, da pesanti censure e da discutibili scelte in fase di adattamento (molti nomi furono cambiati e Ryo fu fatto passare come detective privato...). Senz'altro più meritevole la terza serie, raccolta in 4 videocassette contenenti tre episodi ciascuna, che Dynamic Italia ha confezionato nel pieno rispetto dell'opera originale, anche se con un doppiaggio diverso rispetto a quello del passaggio televisivo (da segnalare su tutti il bravo Massimo Rossi nel ruolo di Ryo Saeba e Chiara Colissi nei panni di Kaori Makimura).

Mentre non si dispone ancora per nulla della quarta serie televisiva (conosciuta come "City Hunter '91", e in cui si può ammirare il finale animato della storia), recentemente Yamato Video ha deciso di pubblicare i film in videocassetta dell'infallibile killer metropolitano:

  • Amore, destino e una 357 Magnum (Ai to Shokumeki no Magnum, 1989, 89 minuti)
  • Guerra al Bay City Hotel (Bay Wars, 1990, 45 minuti)
  • Un complotto da un milione di dollari (Hyakuman no Imbo, 1990, 47 minuti)
  • Servizio segreto (Secrete service, 1996, 93 minuti)
  • La rosa nera (1997, 93 minuti)

Tutti i film in questione riutilizzano gran parte dei doppiatori della serie televisiva (con Guido Cavallari come voce di Ryo).

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I protagonisti di City Hunter si sono immediatamente accattivati le simpatie del pubblico nipponico e il manga è divenuto uno dei preferiti dalla popolazione sia maschile che femminile, tanto in Giappone quanto a Taiwan e Hong Kong, dove è stato anche realizzato l'omonimo film dal vivo interpretato, per l'occasione, dal famosissimo Jackie Chan (il che è sinonimo di spettacolarità, ironia e azione sfrenata).
Ryo Saeba è stato eletto come personaggio preferito di TUTTI I TEMPI nell'Animage Survey del 1990, secondo solo alla mitica Nausicaa, e il suo doppiatore, Akira Kamiya, è risultata la miglior voce maschile per ben 11 volte (di cui 4 consecutive) su 13 votazioni avvenute prima del 1992 (e le due volte che non ha vinto è arrivato secondo per uno scarto minimo).

Tralasciando il giudizio sulle varie serie animate, suscettibili di alti e bassi (le prime due serie televisive sono veramente scadenti se confrontate al manga), particolare in comune a tutto l'anime sono le splendide colonne sonore, che spaziano da malinconici blues, passando per atipici valzer sino a mettere insieme apprezzabili tentativi rock; tra le più famose da ricordare "The Ballade of Silver Bullets", posta in apertura di episodio, "Footsteps", usata nelle scene di azione e, per quanto riguarda le sigle iniziali, l'ormai ricercatissima "Give Me Your Love Tonight" e l'allegra "Running to Horizon". Senza scordare le melanconiche "Without you" o "Forever". E' senz'altro altamente consigliato procurarsi i numerosi CD dedicati allo stallone di Shinjuku!


Il Giudizio

Ormai sono trascorsi tre anni di pubblicazione italiana... tre anni in cui tutto e nulla è successo.

Ryo Saeba è rimasto, anche grazie alla pubblicità di una mediocre serie televisiva, ma è rimasto. Tre anni e quasi quaranta volumetti... non pochi per uno che era partito agonizzante. Ma, si sa, Ryo Saeba convive con la morte e quelli come lui possono sfuggirne alla grande.

Già... quelli come lui... Ryo Saeba era partito come un fottuto killer a pagamento, molto più scanzonato del normale, questo sì, ma pur sempre un killer. Ora il suo sporco lavoro lo continua a fare, ma City Hunter è uno sweeper diverso da quel ragazzo di tre anni fa... più discreto, più calmo (so che può sembrare assurdo, ma è così) e che, forse, ha imparato a non amare più l'amore ma a voler bene ad una donna.

A dirla tutta, l'opera, nella sua interezza, ha attraversato alti e bassi notevoli, cosa che mi costringe ad un'analisi analitica della stessa per gruppi di volumi: e i primi dieci sono senza dubbio i migliori. Ryo Saeba viene introdotto come un killer buono, ma pur sempre un assassino; la sua figura è così ambigua che potrebbe scatenare numerosi dibattiti sul concetto reale e quello giuridico di giustizia. Lo stile di disegno è ancora quello acerbo del precedente Cat's Eye, ma la struttura della narrazione è già articolata per archi autoconclusivi di episodi (della durata approssimativa di un volumetto originale); assistiamo man mano ad un'escalation della componente "allupata" della personalità di Ryo e, di conseguenza, anche del suo numero di erezioni. Il tasso comico di tali momenti è elevatissimo, e Hojo ha sempre in serbo nuove trovate per stuzzicare gli istinti del Saeba che, nonostante tutto, fa sempre la sua bella figura quando si mette a fare sul serio contro il malvivente di turno. Il tutto condito dal linguaggio abbastanza scurrile con cui sono stati tradotti i dialoghi italiani ma che conferisce senza dubbio mordente all'intera vicenda: in fondo l'ambiente in cui vive City Hunter non è fatto di perbenisti o scolaretti!

I quindici numeri formanti la parte centrale della serie, invece, costituiscono probabilmente il punto più basso della narrazione hojana. City Hunter appare un po' troppo "buono", ora difficilmente spara per uccidere e il suo mestiere si avvicina pericolosamente a quello che è gli è stato attribuito in TV: investigatore privato. In più sembra aver perso la sua ironia per strada: alcuni episodi sono la fotocopia di altri e sono poche le innovazioni introdotte. Lo stile di disegno, per contro, giunge a livelli di realismo eccellenti che caratterizzeranno tutta la futura produzione del mangaka giapponese; ma questo non basta per risollevare un'opera che sembra perdere colpi e che presenta un Ryo Saeba un po' arrugginito e ripetitivo nelle sue erezioni e nelle gag con gli altri personaggi della serie... tanto più che anche il linguaggio si fa meno aspro, in concomitanza con il cambio di traduttore della testata e, come se non bastasse, le tavole vengono riprodotte dalla Star Comics in modo pessimo, con un evidente effetto di "seghettatura" che affligge i contorni e le linee dei personaggi (il problema verrà risolto solo dopo qualche numero).

Con gli ultimi dieci numeri si ricomincia a ragionare: Ryo Saeba torna ad essere il fottutissimo killer a pagamento, temuto e rispettato con il nome di City Hunter, mette da parte le sue ormai prevedibili erezioni e si concentra in toto sulla storia d'amore tra lui e Kaori che, finalmente dopo lunghi periodi di stallo, sembra aver ripreso il suo corso. L'introduzione di nuovi personaggi chiave nella vicenda, come Mick Angel, e il rispolvero di altri, come Bloody Mary, donano nuova linfa al manga che ritorna sui suoi ritmi, a volte briosi, a volte epici e commoventi, ricco di imprevedibili colpi di scena e capace di ripresentarci infine uno stallone di Shinjuku in gran spolvero, anche se innamorato... Ma il finale è veramente così scontato? Con Ryo Saeba in mezzo... niente è sicuro!

In definitiva: City Hunter NON È il fumetto definitivo, Ryo Saeba NON È il miglior personaggio ad aver mai riempito con le sue linee una pagina bianca... Ma Ryo e la sua leggenda necessitano di una particolare "sintonia", un qualcosa di cui ti accorgi solo leggendo le sue pagine, e che non da tutti è recepito...
Il mio consiglio è senz'altro quello di acquistarlo. Se vi lascerete prendere dallo spirito dei primi volumetti sarà impossibile per voi smettere di leggerlo e Ryo Saeba diverrà per voi un mito (come è successo a me); se niente si sarà mosso in voi dopo le prime letture, allora nulla vi impedirà di accantonarlo in un angolo...

Ryo Saeba, alias City Hunter... o si odia o si ama!


Gli altri Giudizi

Cosa ne pensano gli altri IAFers? Ecco una raccolta di commenti supplementari su quest'opera.


L'Autore: Tsukasa Hojo

Se vi è piaciuto questo provate anche ...

Occhi di gatto (Cat's Eye, 1981) di Tsukasa Hojo (Star Comics, in pubblicazione)
Questa è la storia di tre sorelle impegnate nella ricerca del loro disperso padre, nonché famoso artista. Ma come possono tre ragazze da sole riuscire in un'impresa che pare da subito molto ardua? Rubando, ovviamente: le tre "gattine", infatti, sono affascinanti ladre che sottraggono le opere d'arte del padre dai musei e dalle sale d'esposizione per verificarne l'autenticità, contribuire alla fama del pittore e sperare di essere notate dal genitore perduto in qualche parte del mondo. Maggiori grattacapi insorgeranno quando una delle tre si infatuerà irrimediabilmente di un agente di polizia il quale, guarda caso, ha l'unico obiettivo di arrestare un giorno l'evanescente trio per fare carriera! (Fra l'altro il bar che Ryo Saeba frequenta con assiduità nel suo manga si chiama proprio Cat's Eye... come auto-omaggio alla precedente opera di Hojo!)

Bastard!! (id., 1988) di Kazushi Hagiwara (Planet Manga, in pubblicazione)
Potete anche buttare al diavolo le vostre certezze: questo manga provvederà a spazzarne via gli eventuali rimasugli! Qui tutto è la citazione e la presa in giro di tutto. Hagiwara mette in scena un fantasy-comico dove prova particolare gusto a fare parodia di tutto quello che gli passa per la testa: dai giochi di ruolo alla D&D, ai seriosi e precisi libri fantastici ricolmi di mostri e potenti guerrieri sino all'omaggio più o meno velato verso tutti gli amati gruppi heavy metal. Ma, soprattutto, giocando con una profonda e ammiccante irrisione a un genere, uno stile e una struttura narrativa precisi: quelli dei manga popolari e dei loro protagonisti.
Dark Schneider è un potente arcimago, un tempo malvagio despota votato alla conquista del mondo, ora imprigionato da un sigillo mistico nel corpo di un bambino. Solo il bacio di una vergine potrebbe risvegliarlo... e poiché il dio distruttore Anslasax sta per destarsi da un lungo sonno, la sua minaccia spinge i custodi del sigillo a disporre la liberazione dell'invincibile stregone. Dark Schneider è risorto! Sempre maschilista e "strafìco", incorreggibilmente donnaiolo, incredibilmente crudele e potente e... ancor più determinato a conquistare il mondo! Ma, questa volta, con un pizzico di umanità in più e un po' d'amore verso la sua liberatrice...

Crying Freeman (id., 1986) di Ryoichi Ikegami (Granata Press, 17 numeri)
Un assassino... un giapponese che lavora come sicario nella mafia cinese. Amore, sesso, dolore e morte si inseguono fra loro nelle pieghe del manga più rappresentativo e anti-convenzionale del maestro Ikegami. L'"uomo libero che piange" è un killer, caratterizzato da un grande tatuaggio che gli avvolge il corpo; esegue con inusitata precisione ed esemplare professionalità gli omicidi che il suo clan gli assegna. Ma dopo ogni delitto i suoi occhi si riempiono di amare lacrime... Ipocrisia? Falsa umanità? Sincero cordoglio? Chi può dirlo... La risposta risiede nelle pagine del capolavoro di Ryoichi Ikegami.


Citazioni
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Una bottaaaa!!!!
(il grido di battaglia di Ryo. In originale: Mokkori!!!)

SBBROOONNKKK!!!
(il rumore del martello di Kaori che si schianta sulla testa di Ryo)

DRRIIZZZ!!
(indovinate un po'...?)

Non valeva la pena che tu ti sporcassi le mani per lui... Certe cose è meglio lasciarle fare a quelli come me...!

Il cielo sta per mettersi a piangere... In giornate come queste, le vecchi ferite fanno ancora più male...

Vedi..? Anche quando dormi, parli male di me...

Una donna può innamorarsi per il resto della sua vita, mentre io posso innamorarmi una sola volta...

Non posso morire... almeno non fino a quando non mi sarò fatto tutte le belle ragazze del mondo!


Curiosità:

La musica giusta per l'uomo giusto. I CD musicali del Cacciatore Metropolitano!


Girovagando per la rete ...

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