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City Hunter
Gli altri giudizi

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ch1.gif (12181 byte) Personalmente City Hunter è stato il secondo manga che ho letto, pur avendone sentito parlare ancora prima che mi interessassi ai manga, anche per la sua linea, che lo faceva assomigliare a Occhi di Gatto... ma fino a quando non è stato pubblicato se ne poteva ammirare la bellezza del disegno e nient'altro... poi, la pubblicazione.
In effetti chi legge i primi numeri potrebbe rimanere spiazzato di fronte alla serietà, che a poco a poco si stempera facendoci vedere un'altra parte finora in secondo piano del nostro sweeper di fiducia, Ryo Saeba: la scemenza e l'arrapamento... Certo c'è una bella differenza tra com'era nei primi numeri, com'è stato e com'è oggi, preparandosi al finale e riacquistando quel tono che aveva nei primi numeri. In ogni caso, anche se bisogna ammettere che può essere in certi punti molto ripetitivo, rimane comunque un manga esemplare sia nello stile che nelle idee. Chissà quanta gente avrà fatto del "Mokkori" la sua bandiera (...) e si aggira ora per la città col martellone da 100t? Tutto questo lo dobbiamo solo a lui, allo stallone di Shinjuku!
Alberto "Albo" Turturici

City Hunter non l'ho preso dall'inizio ma dal numero 7, quando in parte molti dei tormentoni (il martello di Kaori, il Mokkori, ecc..) erano sviluppati. Prendendo i primi numeri mi sono in effetti stupefatto della serietà che Hojo voleva dare all'opera. E' stato curioso e divertente vederne l'evoluzione (del disegno e della trama - da serio a demenziale). Ryo è certo molto divertente.... Però devo muovere qualche appunto all'opera: City Hunter è troppo lungo; certe storie sono pressoché identiche, l'atmosfera che si respira in alcune è la copia carbone di quella di altre (magari lette appena due numeri prima) e se nei primi volumetti con l'evoluzione della trama e la creazione delle fisime dei personaggi ci si divertiva un bel po', tutto questo ripetersi ha finito per stufarmi.
City Hunter è un buon fumetto, ma Hojo avrebbe dovuto lavorare più con la zucca per inserire nuovi stimoli.
Flauto

City Hunter è un fumetto che si dipana troppo a lungo su delle avventure che diventano noiosissime dopo una decina di volumetti: sì, lui è il più bravo, il più fico, un po' depravato, e gioca su tutto questo. Un bel manga per la buonanotte.
Giovanni Fracasso - The Josh

Tsukasa Hojo è un maestro, checchè ne dica Josh (:PPP), e City Hunter lo dimostra pienamente. Il manga riesce a mixare alla perfezione azione, risate e sentimento, forse sbilanciandosi un po' troppo nella parte centrale del manga, sempre molto divertente ma decisamente anche ripetitiva, e va a sfiorare il capolavoro negli ultimi volumetti, dove i toni comici vengono lasciati un po' da parte per la costruzione di un climax emotivo di rara intensità... mi aspetto un finale pirotecnico, a questo punto :-)
Hojo è un autore che scrive per una platea decisamente più adulta del lettore medio di "Shonen Jump", e la caduta di tono della parte centrale è forse dovuta al tentativo di raggiungere i favori di un pubblico di adolescenti che non è il suo.
Mr. Satan aka Telespalla Bob

Personalmente, adoro i primi volumetti di City Hunter... anzi, STRAVEDO per i primi numeri di City Hunter! Ryo Saeba era un mito, con quel suo modo così "cazzone" e spavaldo di fare (troooooppooo graaaaande quando si spara attraverso la mano per attutire il colpo in quel bar... O ancora quanto spara il dardo nella mano di quel tipo che violenta le donne e poi le uccide. Ha un'espressione a metà fra il duro e il noncurante!)… e, come se non bastasse, era pure donnaiolo al punto giusto: un mix perfetto!!! Peccato che poi sia degenerato...
Insomma, come fa un personaggio ad essere credibile quando nel 90% del fumetto viene picchiato da una maniaca con un martellone da 90t, deriso, scimmiottato, scaricato a ripetizione, e spesso sfottuto pure da dei bambinetti, senza contare che gli si drizza con una frequenza di 40 volte al minuto, spesso solo per aver visto della semplice biancheria intima… ??!??!??!??
E poi nel restante 10% se la tira da gran duro (perdendo quell'aria da "sbruffoncello" che lo rendeva così mitico ai miei occhi!!) ??!??!?!?!? SEEEEEEE, COME NO!!!!!!! Ma per piacere...
City Hunter come lo vediamo adesso (non so dire di preciso a partire da quale numero, ora non ricordo...) è una mera ombra di sé stesso, una volgare scopiazzatura di gag collaudate e ben riuscite, che alla lunga risultano essere veramente troooppo ripetitive...
The Insane


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