di Steve Seagle e Teddy Kristiansen

by Fabpat

Titolo originale: " House of Secrets: Foundation " (tr. lett. "La Casa dei Segreti: Fondazione").
Provenienza: USA.
Pubblicazione originale: numeri dall'1 al 5 della serie regolare House of Secrets, pubblicati mensilmente in formato comic book dalla DC Comics (con etichetta Vertigo) nel 1996. Poi raccolti in un unico volume nel 1997. Colore.
Edizione italiana: 1 volume brossurato (formato 17x26 cm, 128 pp.) edito dalla Magic Press nel 1998. All'interno del volume sono presenti tutte le copertine originali degli albi americani. Traduzioni: Alessandra di Luzio. Lettering: MP Studio.
Reperibilità: Molto buona, il volume è ancora disponibile presso il servizio arretrati Magic Press o nelle fumetterie più fornite.
Prezzo: L. 14.000.

Testi: Steve Seagle
Disegni: Teddy Kristiansen
Colori: Bjarne Hansen


La storia

page.gif (23730 byte) Nella Seattle del grunge, di Kurt Cobain e degli Alice in Chains, c'è una vecchia grande casa di legno. Si dice che sia stregata. Si dice che lì dentro, proprio in quella vecchia casa scricchiolante, ogni notte abbia luogo uno strano rito di purificazione e redenzione, punizione e vendetta. Beh è vero.

Quella è la Casa dei Segreti (pare che ci abbia abitato anche uno strano tipo malinconico e sempre maltrattato dal fratello), la sede di un tribunale di spiriti che si riunisce per ascoltare i segreti più reconditi che gli uomini nascondono dentro di sé, spesso confinandoli nell'incoscienza e celandoli anche a loro stessi, lasciando che il tempo e la memoria li ricoprano di uno spesso e distorcente strato di polvere.

È un tribunale severo, che segue una procedura rigorosa, ma non lenta né macchinosa.
Il giudizio è semplice: in fondo è lo stesso imputato che rivela le sue colpe. L'istruttoria è rapida, non c'è bisogno di elaborate indagini, solo di un TESTIMONE che convalidi quello che viene deciso dalla Corte, che ratifichi la decisione di quei giudici impietosi.

Rain è proprio questo. È il testimone di quel tribunale. Suo malgrado, la protagonista di questa storia goticheggiante, appena arrivata a Seattle, come spinta da un vortice invisibile, viene coinvolta nel kafkiano giudizio che si ripete ogni notte nella solitaria casa di legno.
Svolge il suo compito con attenzione e zelo, ascolta i segreti che le vengono proposti e con coraggio valuta le conclusioni dei giudici.
Non che sia entusiasta del suo "lavoro", anche perché non viene pagata per quello che fa, ma a Rain non sono mai piaciute le ingiustizie.
Non è una santa, né una paladina dell'ordine, ma la vita fa già troppo schifo per aggiungere altro sudiciume...
L'importante è non farsi coinvolgere, da niente e nessuno, poiché così nulla può toccare i tuoi punti deboli.
Non aspettarti niente dagli altri e fa in modo che gli altri non si aspettino niente da te. È il motto perfetto per trascorrere una vita tranquilla. Ma non sempre è così facile.
Soprattutto se i segreti che devi giudicare sono di persone di cui cominci a fidarti.
Soprattutto se quei segreti sono i tuoi...


Il giudizio

House of Secrets è un lavoro freddo. E duro.
Leggerlo è come passare una mano su una lapide di marmo in una notte d'inverno: è un gelo che dalla pelle ti penetra fin dentro al cuore, e lo attanaglia in una morsa impietosa.

Eppure chi ha il coraggio di affrontare quest'opera malinconica e a tratti angosciante, potrebbe arrivare a scoprire che in realtà è un lavoro affascinante e da gustare con attenzione, non lasciandosi sfuggire l'estrema complessità psicologica dei personaggi.

Ripeto, non è affatto un lavoro semplice, e anche la sua grafica non è per nulla di facile fruizione. La quasi assoluta assenza di linee curve rende palese la ruvidità e la spigolosità del tema affrontato, e la stessa prosa, fatta di frasi brevi e taglienti intrise di cinismo e disillusione, non rende facile la lettura di chi si avvicina a questo fumetto con l'attitudine sbagliata.
Non si può affrontare House of Secrets aspettando che sia la storia a catturarci; non si può lasciare che sia la narrazione a stringere le sue spire intorno al nostro animo. Per poter capire House of Secrets è necessario iniziare la sua lettura con l'intenzione di scavare a fondo nei personaggi e nei luoghi, e bisogna essere disposti a scavare a fondo anche dentro se stessi, per recuperare quelle sensazioni e quelle emozioni che permettano al lettore di penetrare tutti i risvolti di un fumetto che, altrimenti, rischia di perdere quasi interamente la sua ricchezza e la sua profondità.

Non si vuol dire che è un lavoro cerebrale.
Tutt'altro.

Semplicemente è un lavoro che parla di solitudine e incomunicabilità. E che affronta questi temi in modo diretto e spietato: tanto diretto e spietato che potrebbe lasciare disorientati.
Per questo House of Secrets non è facile. Perché la sua stessa tematica costituisce l'ostacolo più difficile da superare per chi LEGGA, e non si limiti a GUARDARE, un fumetto.

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Il disegno di Kristiansen e i colori di Hansen fanno il resto.
Forme squadrate, linee rette ed appuntite; colori freddi, tonalità assurde, spesso acide, scelte cromatiche a dir poco azzardate che ritraggono il colore dei sentimenti dei protagonisti e li "sbattono" in faccia al lettore.
Non c'è sensualità nel tratto di Kristiansen, non la minima concessione all'estetica. La prospettiva spesso è sballata, con inquadrature che fanno il verso agli effetti cinematografici dei film horror.

House of Secrets non dà punti di riferimento. Ti porta in un incubo e ti ci abbandona.
Ti mostra piccole e grandi crudeltà, ti fa sentire la meschinità delle piccole cose quotidiane. Ti spinge a decidere da che parte stare.

Colpevole o innocente?

Dov'è la verità? Forse ce l'hai tu che leggi?
O forse ce l'ha Clius, l'impassibile magistrato?
O forse non esiste?
E se così fosse? Come potresti giudicare o essere giudicato?

Questi sono alcuni dei quesiti con cui vi troverete a confrontarvi dopo aver letto House of Secrets.
Se vi aspettate di trovare la risposta nel fumetto della Vertigo, vi sbagliate di grosso.

Io? Io una risposta me la sono data, ma non la rivelerò di certo... È un segreto...

Colpevole o innocente?
Lo dovete decidere voi...


Gli autori: Steve Seagle, Teddy Kristiansen

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Sandman (The Sandman, Master of Dreams, 1989) di Neil Gaiman e altri (Magic Press, 10 volumi in pubblicazione) Le atmosfere del Signore dei Sogni hanno molto in comune con quelle della Casa dei Segreti. Potremmo dire che quest'ultima sia un frammento del Regno di Sandman, e in effetti è così. La serie di Gaiman comprende tutto, dalla nascita alla fine dell'universo. Ci si può perdere dentro, ma si troveranno anche molte cose. Tra cui, forse, il miglior fumetto americano di sempre.

Death: L'alto costo della vita (Death: The High Cost of Living, 1993) di Neil Gaiman, Chris Bachalo e Todd Klein (Magic Press, miniserie in volume unico) Una ragazza come Rain. Che, come Rain, cerca di capire cosa sia la vita, la sua vita. Lo fa con toni meno disperati, più dolci e curiosi. Perché lei non ha niente da temere dalla vita. Lei è la Morte. Forse la migliore e più amata miniserie di tutta la produzione Vertigo.

Cages (id., 1990-96) di Dave McKean (Macchia Nera, 5 volumi in pubblicazione) Le gabbie esistenziali fotografate all'interno di una vecchia casa abitata da artisti alla ricerca di sé e vecchie signore un po' suonate, un gatto sfuggente e magari anche qualche fantasma. Tra il crepuscolare e l'ironico, una grandissima prova d'autore per Dave McKean.

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Sandman Midnight Theatre (id., 1995) di Neil Gaiman, Matt Wagner e Teddy Kristiansen (Magic Press, volume unico) Storia speciale della collana regolare del Mystery Theatre, narra l'incontro tra Wesley Dodds e Morfeo, il Signore dei Sogni, ancora rinchiuso nella sfera di vetro in cui è rimasto prigioniero per quasi tutto il nostro secolo (e per tutta la durata delle avventure dell'investigatore che portava il suo nome). I disegni di Kristiansen sono al loro vertice espressivo, che supererà solo con lo stesso House of Secrets.


Citazioni

Questa casa... Questo indocile giudice dal carattere ombroso... vuole te.

Una volta dentro ci si può sentire a proprio agio... e ci si può sentire completamente, disperatamente perduti...
Oppure si può non provare nulla.

Se tenersi qualcosa per sé è un reato... allora preparatevi a mettere sotto processo ogni essere umano del pianeta. Perché non c'è persona al mondo che non sia una ciarliera e vagante... Casa dei Segreti.

La sapete una cosa? È una bella storia. Un bel drammone. Ma sarà vero?


Curiosità: Le Case Stregate


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